L’occhio di tigre

L’occhio di tigre

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SiO2

…Ovvero quanzo, ovvero silicio. L’occhio di tigre è una delle numerosissime varietà di quarzo della grande famiglia dei silicati che sono i minerali in assoluto più numerosi sulla crosta e nel mantello terrestre.  in questo caso combinato con della crocidolite che ha la caratteristica di essere aghiforme e orientata tutta nella stessa direzione (isoorientata) e che gli conferisce quelle caratteristiche striature che ricordano gli occhi del grande felino.

Il colore va dal giallo al marrone e al bruno, colori caldi, colori della terra e del fuoco.

Come tutti i quarzi anche questa pietra è composta da silicio e ossigeno i cui gruppi di silicati sono disposti a spirale detti tettosilicati.

L’occhio di tigre è utilizzato come gemma ornamentale e sempre nella cristalloterapia.

Per quanto riguarda il chakra l’occhio di tigre è una pietra che aiuta a essere più attivi,  mente e corpo, e la sua azione principale è a livello del chakra sacrale. Va indossata come bracciale o anello in modo che stia il più vicino possibile all’ombelico e non come collana.

Nota finale: si dice che questa pietra sia portatrice di soldi e aiuti a non rimanerne senza. Quasi quasi me ne metto una perlina nel portafogli, non si sa mai…

La fluorite

La fluorite

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CaF2

Premettendo che non sono né un chimico né un gemmologo scelgo come prima pietra di cui parlare la fluorite. La scelgo perché i suoi colori e le sue trasparenze mi affascinano, del resto affascina l’uomo già dai tempi degli antichi egizi che già la utilizzavano per la costruzione di statuette sacre.

La fluorite si presenta come un minerale cristallino dalle svariate sfumature che vanno dal verde al blu, viola, giallo, nero… un arcobaleno, insomma.

Questo minerale appartiene alla classe degli alogenuri, composti formati dall’unione degli alogeni con i metalli. Il fenomeno della fluorescenza prende il nome proprio da questa meravigliosa pietra. In natura si trova in cristalli cubici e ottaedrici anche di grandi dimensioni. La pietra non è particolarmente preziosa ed è diffusa in tutto il mondo. Viene utilizzata per svariati motivi, come materia prima per il vetro, come fondente per la produzione di metalli ad esempio l’alluminio, come materia prima per ottenere l’acido fluoridrico (da cui deriva il fluoro) e non ultimo, data la sua bellezza, per la costruzione di gioielli e oggetti ornamentali. Viene usata naturalmente anche nella cristalloterapia e  nel chakra (terzo occhio o 6° chakra per chi se ne intende), ma qui già mi ero espressa sulle mie perplessità e qualora foste curiosi di questi argomenti vi posso consigliare ottimi siti, ma non questo.

Simbolicamente è la pietra legata all’intuizione e alla concentrazione, la pietra preferita dai neuroni, insomma.

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Colorful 2 – Storie di sassi

Colorful 2 – Storie di sassi

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I sassi mi sono sempre piaciuti. Da quando ero piccolissima e giocavo con la ghiaia in giardino trasformandola in pesci, polpette, alieni e tutto ciò che mi suggeriva la mia mente piccina, ho sempre amato i sassi. E amo i colori, anche se chi mi conosce sa che mi vesto sempre monocromatica, ma lì è solo per non rischiare di fare abbinamenti assurdi di cui sarei capace e finire in trasmissioni dove ti suggeriscono di mettere dei tailleur “rosa schiapparelli” con decolletè tacco 12 con buona pace del mio alluce valgo. Dicevo… I sassi e i colori e quindi le pietre dure, il tesoro dei pirati, le pietre magiche… le cerco da sempre, le attorciglio con fili metallici per farne pendagli colorati e sberluccicanti. Sono partita timidamente con una perlina tonda di agata blu, poi ho osato sempre un po’ di più e ultimamente sono finita a fare alberi della vita diciamo non troppo discreti usando opali, fluoriti, olivine, una persino in acquamarina! Che poi gli alberi della vita hanno dei simbolismi molto forti, ma mi tengo l’argomento per un’altro post.

Un appunto: la magia delle pietre per me è un gioco, non chiedetemi poteri esoterici, uso per i chakra, influssi sulle nostre vite, non vi saprei rispondere. Quando scelgo una pietra dura da usare o da indossare è perché mi “trasmette” qualcosa nella sua forma, nel suo colore o magari nella sua composizione “chimica”, perché in quel momento mi rappresenta, quindi è magica per me. Magari posso cedere alle tentazione dei simboli a cui sono legate, un po’ come per i fiori ma non al potere soprannaturale di un essere inorganico. Strega sì, pasticciona molto, ma sempre razionale, per qualcuno anche troppo.

Benvenuti

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Va bene, ci abbiamo pensato su e abbiamo deciso di partire: le streghe pasticce sono tre donne con il vizio della creatività, con mille idee che viaggiano nelle loro teste e che mettono a dura prova i loro neuroni. Perchè questo sito? Prima di tutto perché ci piace sperimentare e un sito web dove testare le nostre idee ci fa comodo. E poi vogliamo condividere un po’ delle nostre idee e magari qualche tutorial di ciò che creiamo. Non lo facciamo come lavoro, ma solo come passatempo, per cui vi chiediamo perdono se capiterà a volte di avere 10 nuovi articoli assieme e poi magari un mese di silenzio. Questo sito per noi è un gioco, come del resto lo è anche il nostro nome.